Il CONTRATTO DI FIUME PICENTINO INGRANA LA MARCIA.

Il CONTRATTO DI FIUME PICENTINO INGRANA LA MARCIA.

Nella bellissima mediateca,  intitolata alla Poetessa Alda Merini, realizzata di recente dal Comune di Pontecagnano Faiano,  è stato posto il secondo e consistente tassello, per accelerare  sulla costruzione del CdF Picentino. La partecipazione delle istituzioni: Regionale con l’On. Franco Picarone Presidente della Commissione Bilancio, ma anche in veste di primo firmatario della Legge Regionale n. 5/2019  che ha dato corso alla applicazione dello strumento contratto di fiume in Regione Campania; Provincia di Salerno con il Presidente Franco Alfieri Ente che si candida ad assumere il ruolo di raccordo in ambito di area vasta; Vice Sindaco di San Cipriano Picentino Giuseppe Zoccola e di altri Amministratori dei Comuni ricadenti nel  sottobacino idrografico del Picentino e    con la partecipazione convinta e motivata  delle Organizzazioni Professionali Agricole rappresentate da Confagricoltura Salerno e Copagri, dalle Associazioni Ambientaliste Legambiente e WWF, delle Pro Loco e di altre Associazioni culturali del territorio, e con una nutrita  partecipazione di cittadini, si è svolto un  confronto che, pur nell’ ambito di un profilo Istituzionale,  è risultato molto tecnico, efficace, collaborativo e concreto.

Gli obiettivi posti  degli organizzatori: Comune di Pontecagnano Faiano Ente capofila, con il  primo cittadino Giuseppe Lanzara;  GAL Colline Salernitane tecnostruttura di supporto, con il Coordinatore Eligio Troisi, era finalizzato ad illustrare il lavoro concreto sin qui svolto ed illustrare l’opportunità che il costituendo “Contratto di Fiume Picentino” può rappresentare per l’intero sottobacino da sorgente a foce e gli obiettivi sono  stati raggiunti in tutti i suoi molteplici e concreti aspetti, perché, con l’incontro di ieri sera, si è data continuità a quanto è stato già fatto in passato, arricchendolo della componente privata, indispensabile, e  proiettando il “Contratto di Fiume Picentino” verso traguardi futuri concreti e  raggiungibili, vista la sinergia tra la parte pubblica e quella privata ed ascoltati, in particolare, i concreti incoraggiamenti e le manifestazioni di  disponibilità istituzionali della Regione Campani, che è l’Ente deputato alla valutazione ed approvazione del CdF e della Provincia di Salerno, che si farà carico di assicurare un raccordo e di spingere affiche questi processi camminino speditamente.

Il dibattito è iniziato con il saluto del Sindaco Giuseppe Lanzara, che ha tracciato gli obiettivi strategici che ci si prefigge rimarcando il ruolo del Comune capofila  che ha già ben chiaro, anche in relazione agli obiettivi di pianificazione territoriale in evoluzione con il PUC, gli interventi di riqualificazione  e di fruizione pubblica del fiume, nell’attraversamento urbano, con la realizzazione di una grande promenade fluviale con aree di sosta e punti di ristoro. E’ seguito l’intervento del  Coordinatore del GAL, Eligio Troisi, che nel portare il saluto del Presidente Antonio Giuliano motivando la sua assenza, non dovuta ad impegni, ma ad una forma di rispetto e distinzione di ruoli nei confronti del Comune capofila in questa fase delicata di coinvolgimento della componente privata, ha rimarcato gli impegni che il GAL si è assunto  nell’ aversi fatto carico della fase preparatoria già impostata e di voler supportare tutto il processo di costruzione con le proprie risorse professionali e con  gli accordi di collaborazione sia con il partner Scientifico UNISA Dipartimento di Ingegneria GTPU,  che con  il partners tecnico Soges SpA Società di assistenza tecnica del GAL e con la dimostrata capacità di saper gestire, quale tecnostruttura, programmi complessi come sono i programmi  Leader e come è, sicuramente, il CdF. La relazione di approfondimento è stata affidata a Giampiero Bruno, SOGES S.P.A, il quale, servendosi di Slide, ha ripercorso tutto il cammino del “Contratto di Fiume Picentino” evidenziando le ricadute concrete che il contratto può generare, una volta realizzato e la coesione e l’intesa sui principi fondamentali che i comuni del Picentino hanno raggiunto e che  vogliono realizzare, attraverso il Contratto di Fiume Picentino”, che può essere un volano di “ricchezza” non solo immateriale, ma anche socio-economica.  Quindi ha illustrato diversi casi di successo ed i risultati raggiunti in tante realtà del nord applicando i contratti di fiume che sono ormai una realtà da molti anni.

“Noi faremo la nostra parte, come sempre, e saremo al vostro fianco, affinché il “Contratto di Fiume Picentino” si realizzi, perché questo porterà benefici non solo per i comuni picentini, ma anche per l’intera provincia di Salerno”. Queste le parole chiavi del Presidente della Provincia Franco Alfieri, il quale con la solita concretezza ed incisività ha sottolineato che: “Noi, come provincia abbiamo individuato degli ambiti mettendo al centro tutti i fiumi con i territori interessati, e ho emesso un mio Decreto proprio per incentivare i contratti di fiume, ed in questo ci vengono in aiuto i fondi europei per pianificare e programmare gli interventi.

I fiumi, che oggi sono visti come un elemento di pericolo, come veicolo di inquinamento, noi dobbiamo trasformarli in un luogo di bellezza, renderli accessibili alle famiglie ai cittadini dell’intero comprensorio ove insediati”.

Le conclusioni sono state affidate all’On Franco Picarone “Il Contratto di Fiume Picentino deve avere due finalità- ha dichiarato Picarone- in primis bisogna partire dalla tutela delle acque, tutela idrogeologica, evitare che le nostre acque vengano inquinate da fonti esterne, e il secondo motivo più pregnante è che, quando curi i fiumi e le sue acque, curi la qualità della vita dei cittadini, che sono interessati, e che vivono una condizione di qualità vita migliore. La Regione Campania- ha concluso Picarone- vi è stata vicino sin dall’inizio di questo cammino con il Contratto di Fiume Picentino e continuerà a farlo e, qualora servisse il nostro apporto nella elaborazione della parte tecnica, metteremo a vostra disposizione i nostri tecnici, che sono ben lieti, pur nel rispetto dei ruoli, di contribuire alla realizzazione del “Contratto di Fiume Picentino”.